Francia, archiviato senza seguito il caso Marc Bracke: “Non c’è intenzione di molestia sessuale, incomprensione dovuta a una scarsa padronanza dell’inglese”
Il procuratore di Montargis archivia il caso Marc Bracke. L’ex manager della Doltcini-Van Eyck Sport – Proximus era stato denunciato da Marion Sicot, all’epoca atleta del team, per molestie sessuali, visto che le chiedeva di mandargli foto in mutande con la scusa di controllare il suo stato di forma. Il manager belga è stato anche squalificato per tre anni dall’UCI per i suoi comportamenti, che però non configurano un reato secondo la legge francese. Nel leggere la sua sentenza, il pm di Montargis Loïc Abrial ha spiegato che nei comportamenti di Bracke non c’era intenzione di molestia sessuale e che il tutto potrebbe essere un equivoco nato da una scarsa padronanza della lingua inglese.
Si configura anche la beffa per Marion Sicot, visto che Bracke l’ha anche denunciata per diffamazione, con l’udienza che si terrà il prossimo 14 settembre. Un’annata nera per l’atleta francese, che nel periodo in cui Bracke le chiedeva queste foto era risultata positiva all’Epo e aveva ricevuto una squalifica ridotta a due anni considerando il contesto di molestie sessuali, ma nello scorso marzo si è vista aumentare a quattro anni la squalifica dal Consiglio di Stato, che si è trovata d’accordo con l’agenzia anti-doping francese nel riportare che “per quanto riprovevoli, le circostanze non giustificavano l’assunzione di Epo”.
La sentenza che di fatto scagiona Bracke è dunque un altro brutto colpo per Sicot: “Si tratta di una archiviazione senza seguito per infrazione insufficientemente caratterizzata – è lo stralcio della sentenza riportato dall’Equipe – Non c’è intenzione di molestia sessuale da parte di Marc Bracke, può esserci stata un’incomprensione legata a una padronanza limitata dell’inglese”.
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